Faccio parte della categoria “pollici neri”: purtroppo non
ho grande affinità con la coltivazione di piante e fiori.
Mi piace ammirarli, ascoltarne i
profumi, passeggiare in mezzo ai colori di rose e tulipani, ma mi muore tutto.
Ed è frustante questa situazione, soprattutto se sei circondata da amiche che
riescono a far fiorire una stella di Natale tutto l'anno, e raccontano
quanto è rilassante concimare il terriccio. Io, nel giardinaggio, ci vedo
fatica, altro che relax!
E mi impegno anche, giuro: oddio, qualche volta mi dimentico
di bagnare le piantine, o lascio al sole pieno un garofano che avrebbe bisogno
della mezza ombra, ma chi non sbaglia mai?
La verità è che nella mia testa pianificata al minuto sulle
attività della giornata, la voce “piante e fiori” è sempre all’ultimo posto,
prima di andare a dormire, e la stanchezza ha quasi sempre il sopravvento (va
bè, il geranio lo bagno domani, che sarà mai…). Tanto che, quest’anno, alla
cassa dell’Ikea, di fronte a 4 piantine finte destinate alla vetrata della
scala (dove, per la cronaca, ero riuscita a far morire anche 4 pinetti in
formato mignon, dopo le gerbere, le
roselline e l’edera) mio marito ha tirato un enorme sospiro di sollievo.
Quindi, questo è un piccolo prontuario per chi come me non
conosce nulla di botanica ma che ha deciso di rendere il proprio balcone (sto
parlando di balcone, non di giardino!) bello e colorato con i fiori!
Primo insegnamento: mai entrare in un vivaio con un bambino
di 5 anni che ha il vizio di strappare le foglie dalle piante.
Secondo insegnamento: se non sapete proprio nulla,
addocchiate un vivaista uomo e avvicinatevi con aria ingenua sbattendo gli
occhioni, per chiedere informazioni. Funziona: il vivaista non resisterà di
fronte ad una fanciulla in difficoltà e consiglierà al meglio. Sempre che la
fanciulla non abbia un figlio che strappa le foglie: nel qual caso
allontanatevi, facendo finta di nulla.
Terzo insegnamento: scordatevi ogni visione bucolica, perchè
il giardinaggio da balcone è fatica! Tra caricarmi piante e fiori e sacchi di
terriccio in macchina, scaricarli davanti a casa e portarmeli su di due piani,
ho rimediato un bel mal di schiena. Ma gli uomini dove sono quando servono?
Quarto insegnamento: tenete lontane le piante dalle gattine
che si mangiano le foglie e poi vomitano in tutta casa!

A questi si accompagnano un rosmarino e una salvia, piantate
da mia mamma l’anno scorso e totalmente dimenticati in inverno: però devono
avere una bella personalità perché quando mi sono ricordata di loro dopo il
freddo, erano bellissimi ed enormi. Bravi, hanno capito con chi hanno a che
fare!
Chiudo con una nota di speranza: tutte le sere faccio un
giro sui miei balconi e devo dire che la meraviglia di vedere i fiori
dell’oleandro sbocciati e la fragolina nuova che ieri non c’era mi riempe il
cuore di gioia e di soddisfazione. Non credevo. Forse è questo lo spirito
giusto….vedi mai che è la volta buona!
P.S.: naturalmente mia suocera è abbonata a Gardenia!
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Eccomi qua! Ti sei fatta una domanda e data una risposta :D Se all'inizio dicevi che giardinaggio è fatica, alla fine hai detto che riempie il cuore di gioia. L'unico trucco è questo qui! Quando fai tutto per quella gioia la fatica puff... sparisce sotto il vaso! :-) Ciao Sere un bacio e vieni ad incoraggiarti da noi!
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