Andiamo a visitare mostre di fotografi famosi, partecipiamo
a vernissage, programmiamo visite ai più importanti musei del mondo (ve lo
dico: quest’anno sono in fissa con gli Uffizi e la Cappella Sistina…non è
possibile che non li abbia ancora visti!) e cerchiamo di riempirci anima e
occhi di mille emozioni.
Poi una sera qualunque sei con gli amici, ad un tavolo di una
pseudo birreria dove fanno un polletto oggettivamente molto buono (solo un po’
piccante) a parlare del tempo del prossimo ponte lungo, argomento ormai
gettonatissimo, e tuo figlio richiama e reclama la tua attenzione.
“Mamma, guarda che cosa so fare”: prende un foglio, un
pennarello verde e ….SCRIVE IL SUO NOME per la prima volta.
Ok, lo so, non è il primo né sarà l’ultimo bambino di 5 anni
a scrivere il suo nome in autonomia, ma condividere una conquista così
importante del proprio figlio è MERAVIGLIA PURA (poi, stupore, orgoglio
materno, infantile entusiasmo). Il saper scrivere il proprio nome è anche
affermazione della propria personalità per un bimbo piccolo, e questo mi
commuove.
Ovviamente sono partiti gli “evviva”, i “che bravo”, i “MA DAI”
tuoi e dei tuoi amici che si sentono anche un po’ in dovere di partecipare a
questo momento di esaltazione collettiva.
Però, davvero esiste qualcosa di più grande del convidere con
il proprio figlio le piccole conquiste del diventare grandi? Piccoli step che
segnano tappe importanti e che per un bambino sono motivo di grande orgoglio?
Quando ho iniziato a pensare a Ciondolo a Cuore mi sono ispirata alla vicinanza
dei bambini, perché devono ancora scoprire ed imparare tutto quello che noi
ormai diamo per scontato: e se ci diamo il tempo di stare vicino a loro ad
osservali scopriremo la forza positiva che la meraviglia della scoperta si
porta con sé.
Proprio vero: quando i bambini fanno “ohhh”….e perdonerete
la mia citazione!
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