Domenica.
Centro storico di un paese. Si respira l’aria
deliziosamente indolente di una mattina di un giorno festivo: passeggiata,
caffè, giornale, chi esce da messa, due chiacchere (sul tempo, of course),
qualche pettegolezzo.
Poi in lontananza si sente la banda che suona: subito tutti
si girano, si fermano, si interrogano sul perché arriva la banda, e intanto
quest’ultima si è già schierata in formazione davanti al municipio, davanti ad
un gruppo consistente di persone pronte a godersi lo spettacolo.
Vigili e carabinieri hanno già fatto in tempo a chiudere gli
ingressi alla piazza e a tutti, in un attimo, è tornata in mente la canzone di
Mina… (http://www.youtube.com/watch?v=GJIpxQgZypc).
Parte l’inno di Mameli.
Ok: l’aurea di decadenza che avvolge l’Italia non ci spinge
ad essere molto nazionalisti, ma (quasi) nessuno resiste al senso di
appartenenza dell’Inno. Soprattutto, e questa è la meraviglia, se a cantarlo è
un bambino.
Di fianco a me, 5 anni appena, con la voce cristallina, lo
sguardo fiero ed impegnato, fino al “si” finale detto con molta enfasi: una
vera magia che ha emozionato me e le persone presenti; molti si sono girati ad
ascoltarlo con il sorriso, molti hanno annuito.
Ripartiamo da questo bambino, da questa fiera innocenza? L’anno
scorso gli hanno insegnato all’asilo che l’Italia festeggiava i 150 anni,
tanti, e bisognava amarla questa nazione, cantare Fratelli d’Italia ed esserne
convinti.
Vi ricordate all’inaugurazione delle Olimpiadi invernali del
2006, qua a Torino, quando nel silenzio generale una bambina ha intonato l’Inno
di Italia, senza musica, solo con la sua voce chiara e acerba, davanti ai
carabinieri schierati sotto la bandiera? Io ad un certo punto mi sono commossa
ed ho pianto….e non sono particolarmente di lacrima facile: la semplicità dei
bambini tocca corde che non sappiamo neppure di avere, quando interagisce con
gli stereotipi degli adulti.
Certo, se cantano i giocatori di calcio, la sensazione è un’altra (anche perché non tutti ricordano le parole…)…a meno di non vincere i Mondiali!
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