martedì 9 luglio 2013

TALENTO AL FEMMINILE!



Evviva l'intraprendenza femminile, soprattutto se ha il gusto dell'artigianalità e della creatività!


Prendete tre ragazze che hanno fatto della propria passione e della propria capacità manuale un lavoro, prendete un ragazzo che invece che un classico negozio vintage ha creato una vera e propria shopping-experience, aggiungete una villa in pre-collina, un aperitivo d'estate, un'atmosfera rilassata, e create un mix accattivante.

Le tre ragazze sono Monica, che con il suo marchio Alioli Oliali crea dei bijoux dolci e magici come lei....gli orecchini hanno un vago gusto etnico, e le collane realizzate all'uncinetto con il filo finissimo sono una meraviglia; Valentina di V and Rose, che riesce ad accostare fantasie a pois e a fiori con una grazia inconsueta (per abiti facili da indossare), e Kiki, che realizza cerchietti iperfemminili e di gran fascino.


Il ragazzo, invece, è Andrea Bertinetti, che ha aperto un negozio di abbigliamento vintage di lusso, 4M fashion (www.4am-brand.com) in una location adeguata, ed ha accolto qualche settimana fa per un temporary shop di una sola giornata (peccato!) questi tre brand, creando un evento molto riuscito. Poi c'è stato il bis in un'altro locale il 4 luglio, ed io spero che l'iniziativa si possa ripetere, magari con il cambio di stagione.


Ora, ogni tanto un pò sana frivolezza ci vuole, e devo ammettere che passare quasi due ore (ebbene sì), con la mia amica, senza pargolo al seguito, a chiaccherare, provare bijoux, ammirare creazioni e sognare vestiti, ha un suo perchè.


Poi la mia anima riflessiva ha il sopravvento e non posso che considerare l'evento da un altro punto di vista.
Frivolezza a parte, sono sempre molto ammirata da chi mette in campo la propria passione e non si ferma, non si adagia, anche in momenti di rassegnazione e crisi generalizzata come questo.


Queste tre ragazze hanno un talento evidente e hanno creato un modo per esprimerlo, seguendo una strada forse non convenzionale, ma sicuramente vicina alla propria anima e per questo motivo apprezzata. Perchè il sentimento, nella manualità, viene fuori, e non ci sono trucchi e non ci sono inganni.
Personalmente conosco Monica e nelle sue creazioni ritrovo sicuramente il suo sorriso (e devo dire, anche un pò di invidia per la sua abbronzatura, perchè mi ha confessato che lavora in giardino e quindi a giugno ha già il colorito che forse io posso vantare a fine agosto....), ma in tutte ho visto l'amore per il proprio lavoro. E questo, permettetemelo, è tipico dell'universo femminile quando trova il suo equilibrio.

Ma è anche la combinazione con l'altra passione, quella del vintage di lusso (anch'essa una scelta ed una sfida precise), che si è rivelata vincente, dimostrando che si può fare, si può creare, si può andare oltre, che se metti in circolo energia, di cuore e testa, ne creai dell'altra in un magnifico circolo virtuoso.
Non sarà tutto facile ed immediato, ma a giudicare dal successo dell'evento, dalle tante persone intervenute, dalla rilassatezza dell'atmosfera, dire che "si può fare"(anche se così mi sa tanto di Frankestein Junior)!

Quindi, complimenti a Monica, Valentina, Kiki e Andrea, (che metto per ultimo solo per cavalleria), che hanno combinato la loro passione con uno spirito OPEN (eccolo qui!) e ci hanno regalato una bella serata.
E a settembre mi iscrivo ad un corso di uncinetto!





martedì 2 luglio 2013

VOCE DEL VERBO CAMBIARE

Cambiare: secondo la Treccani è un verbo di origine gallica che nella sua versione intransitiva significa passare da uno stato all'altro.
Per me è un verbo che cambia significato a seconda del tempo utilizzato.
Se dico "Io cambio" in prima persona, diventa un'affermazione molto impegnativa, che ha il sapore della responsabilità e della sicurezza.
Ma "Io cambierei" ha un'altra valenza. Che cosa? Il governo, la macchina, il fidanzato o il capo? forse oggi è il tempo più utilizzato, vista la propensione generale al lamento.
Ma il vero Tempo di promessa è il mitico "io cambierò", abusato dai fidanzati fedifraghi, ma ricco di significo se dietro c'è un vero impegno.
E allora?
E allora, la realtà è che il cambiamento è una parte vitale della natura umana ma a volte ci si trova di fronte ad un bivio e bisogna scegliere, e bisogna prendere una decisione, e soprattutto bisogna avere coraggio. In questi momenti, quando sai che un cambiamento è necessario e la tua vita prenderà una direzione diversa, magari un diverso lavoro, o un diverso amore, o una nuova sfida personale, ti prende la PAURA, quella grande e inevitabile di sbagliare. Che può essere anche utile, perché alza la nostra soglia di attenzione e ci fa ragionare, ma non deve diventare paralizzante.
Lo so, sembrano pensieri un po' deliranti...ma sarà perché sento vicino un momento di svolta della mia vita, sarà che quella paura ce l'ho un po', sarà che mi devo imporre di alzare la testa e prendere una decisione con orgoglio, ma credo che ogni tanto nella vita occorre buttarsi...con la rete di sicurezza sotto magari, ma fare il salto.
E poi: ragiono in modo razionale mettendo giù una lista di pro e contro o aspetto un segno (che si ricorda Miranda nel primo film di Sex and the city)? Chiedo pareri o non voglio sentire nessuno? Ognuno di noi adotta la metodologia di scelta che più ritiene vicina a sé, non credo ci siano regole.
Però credo che due affermazioni siano corrette. La prima è che per far spazio a qualcosa di nuovo occorre buttare qualcosa di vecchio anche se l'operazione è dolorosa (e chi fa il cambio armadi per un'intera famiglia mi capisce..).
La seconda, che arriva da mio suocero (che stimo immensamente per la sua saggezza e per il dono di dire la cosa giusta al momento giusto), è che quando la vita ti mette di fronte ad una responsabilità, si deve prendere, senza SE e senza MA. Così non stai troppo a pensare.
Ok, queste erano mie piccole riflessioni in vista di un cambiamento, se mai ci sarà....in realtà ho un sacco di cose interessanti da raccontare: un hotel ricco di storia sul Lago di Garda, una live performance entusiasmante di un artista neworkese, un temporary shop al femminile...
Perché il cambiamento passa anche attraverso la curiosità...e la paura svanisce...