domenica 3 novembre 2013

PENSIERI IN RISONANZA


Ho fatto una risonanza. Proprio quella dove entri in un tunnel chiuso e devi cercare di stare tranquilla.
Non è fisicamente dolorosa, ma è emotivamente provante: almeno così è stato per me.

Entrare in un un "tubo", sola, mezza nuda, infreddolita e di certo con uno stato d'animo non sereno non aiuta, ma accorgersi che al mattino, probabilmente in stato di annebbiamento mentale, avevo indossato gli slip fucsia di pizzo di Victoria's Secret ha forse smorzato la tensione.

Slip a parte, l'esame è stato un'esperienza.

Provate a stare circa tre quarti d'ora immobili, con delle improbabili cuffie per attutire il suono insistente e a quel punto la domanda sorge spontanea: a che cosa penso per far passare il tempo?
La prima cosa è stata "Stai calma, respira, stai tranquilla, ok, il respiro è regolare, chiudi gli occhi, passa veloce".
La seconda: "E se provassi a dormire?", cosa che si è subito rivelata assurda dato il rumore. Però poteva avere un senso.
La terza, come un flash: "Ma dove cavolo sono finite le decolletè nere tacco 10 che ho messo al matrimonio l'altra settimana? Ho già svuotato la valigia e non mi ricordo dove le ho messe...mannaggia, mi piacciono così tanto (un acquisto furbissimo: presa da H&M due anni fa, comodissime e anche discretamente sexy, ndr)".

Il quarto pensiero non c'è stato: o meglio, ci sono stati mille pensieri che si sono palesati nella mia mente, in un flusso continuo...il lavoro, la castagnata all'asilo, Giovannino da andare a prendere, la mamma che ti aspetta fuori, il liquido di contrasto, la cena di sabato, devo chiamare mia cognata, inizia la mostra di Renoir la prossima settimana, vorrei fare una serata da sola con Pietro...

La mia vita, insomma. In tre quarti d'ora. Al freddo. Dentro un tubo, con un rumore continuo nelle orecchie.

E quando tutto è finito, e mi sono rialzata, un po' stordita, la meraviglia è stata ripensare a tutto e capire che la mia vita mi piace. Mannaggia, mi piace tanto, è così viva, è così piena!
E c'è voluta una risonanza per fermarmi a pensare: un po' forte come affermazione, ma è stato così.
Perché, diciamoci la verità, quando mai ci fermiamo a pensare?
Ma soprattutto, siamo pronti a rimanere soli con i nostri pensieri? o ci fa paura?


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